Ogni anno, l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo conferisce la Laurea Honoris Causa a persone che si sono distinte per la forza del loro pensiero e i risultati raggiunti nel mondo della cultura culinaria attraverso un approccio sostenibile, in linea con i principi di Slow Food. Venerdì 31 maggio 2019 è stata la volta di Vilda Figueroa Frade, ricercatrice e promotrice di progetti per lo sviluppo agricolo, la conservazione del cibo e la tutela del patrimonio agroalimentare di Cuba.
Vilda è nata nel 1941, si è laureata in scienze chimiche all’Università dell’Avana e ha lavorato presso l’Instituto de Ciencia Animal, dove ha fondato e diretto la divisione biochimica e poi i relativi programmi di ricerca. Successivamente, ha diretto i programmi dell’Istituto di Ricerca Suina per il Ministero della Scienza, della Tecnologia e dell’Ambiente sui temi dell’alimentazione animale. È stata anche consulente della FAO e di GEPLACEA, l’organismo di coordinamento dei paesi esportatori di zucchero dell’America latina e dei Caraibi. Conta innumerevoli pubblicazioni scientifiche in materia di alimentazione animale e ha partecipato a numerose missioni scientifiche e tecniche nei paesi dell’America Latina e dei Caraibi, in Canada e in Europa. È membro dell’Accademia delle Scienze Cubana e ha ricevuto molti premi e menzioni per il suo lavoro scientifico.
Vilda, insieme a suo marito José Martínez detto Pepe, purtroppo recentemente scomparso, ha fondato il Movimento per l’Agricoltura Familiare Urbana e Suburbana ed è stata consigliere per il programma di conservazione degli alimenti. La sua attività sociale più importante e l’impatto sulla vita della comunità sull’isola è il Progetto Comunitario di Conservazione degli Alimenti, dei Condimenti e delle Piante Medicinali, creato insieme a suo marito Pepe.
La laurea Honoris Causa conferita a Vilda premia il suo instancabile contributo al miglioramento della qualità del cibo a Cuba. Con il Progetto Comunitario, Vilda ha lavorato per la diffusione delle pratiche di conservazione degli alimenti attraverso seminari di formazione e responsabilizzazione dei membri delle diverse comunità partecipanti, e si è dedicata alla diffusione della cultura gastronomica e agroalimentare attraverso pubblicazioni e programmi televisivi.
In questi anni è andata via via crescendo l’enfasi sui temi dell’attenzione all’ambiente, dell’agricoltura biologica e dell’economia sostenibile, tuttavia la consapevolezza dei danni causati dagli stili di vita del “Primo Mondo” non è ancora diffusa come dovrebbe, soprattutto tra coloro che più marcatamente influiscono sui modelli economici. Oggi, gli interventi mirati alla salvaguardia dell’ambiente appaiono estemporanei e scoordinati, guidati da opportunismi particolari piuttosto che da sensibilità e visione politica a lungo termine. Nei momenti di crisi, le risposte più incisive dovrebbero essere l’educazione, la formazione e la condivisione di informazioni tra i cittadini.
Vilda e suo marito Pepe sono un caso emblematico che incarna questi principi: in un quartiere periferico dell’Avana, sono stati i fautori di un percorso di difesa e crescita comunitaria. Negli anni ’90, ovvero nel momento di maggiore crisi seguita alla caduta del blocco socialista, Cuba esportava lì circa l’80% della sua produzione agricola – sostanzialmente canna da zucchero – e importava la maggior parte delle derrate alimentari. In pochi mesi, l’Isola si trovò in grave sofferenza e con un’unica prospettiva: cambiare modello produttivo. Tutta la comunità scientifica cubana rispose alla sfida, e Vilda e Pepe trovarono nell’agroecologia la risposta per cambiare i paradigmi alla base dello stile di vita e del modo di produrre e consumare cibo nell’Isola.
Aprendo la cerimonia, il Rettore dell’Università di Pollenzo, professor Andrea Pieroni, ha sottolineato come l’Ateneo si trovi per la prima volta a confrontarsi con un caso che rappresenta il miglior distillato della sua missione. Vilda Figueroa incarna i suoi due più importanti principi educativi: la ricerca e l’attivismo, impareggiabili strumenti di influenza nella società.
La Professoressa Torri, docente di Analisi Sensoriale e Direttore della Ricerca di UNISG, ha ripercorso nella sua Laudatio la vita e i risultati ottenuti da Vilda, sottolineandone i valori etici e culturali: “Vilda Figueroa è la più importante promotrice della cultura alimentare di Cuba, ha saputo valorizzare i sistemi alimentari cubani e trasmettere a più livelli l’importanza della conservazione, della sicurezza, della sostenibilità e della sovranità alimentare. I laboratori del suo progetto sono rivolti a un pubblico variegato e il metodo di insegnamento e apprendimento che Vilda predilige è partecipativo, animato dai principi del fare e dell’imparar facendo, un approccio coerente con la visione dell’Università di Pollenzo. Attraverso la conduzione di programmi televisivi, Vilda è entrata nelle case dei cubani educando alla riduzione degli sprechi e favorendo uno stile di consumo sano e sostenibile. Nel suo libro di ricette del 2010, Vilda ha valorizzato il sapere popolare attraverso la raccolta e la selezione di ricette inviatele dai cubani in circa cinque anni, in maggior parte autoctone e tradizionali delle diverse regioni dell’Isola”.
La relatrice della Laudatio ha quindi concluso: “Il pensiero di Vilda e il suo modo di intendere la gastronomia hanno contributo ad aumentare la sicurezza e la cultura alimentare a Cuba, a diminuire la povertà, promuovere il benessere sociale, generare occupazione, migliorare le economie familiari, sviluppare le comunità, proteggere l’ambiente e evitare la perdita di biodiversità alimentare. Il conferimento della Laurea non è dunque solo un semplice segnale di condivisione intellettuale e morale, ma esprime la nostra volontà di orientare nella direzione tracciata da Vilda Figueroa le ricerche scientifiche e i progetti formativi, dando loro la concretezza e la chiarezza espresse ed auspicate nel detto di Aristotele ‘Ciò che dobbiamo imparare a fare, lo impariamo facendolo’”.
Vilda ha accolto la Laurea Honoris Causa con orgoglio e grandissima emozione nel ricordo dell’amatissimo compagno Pepe, e ha quindi illustrato il lavoro di tanti anni spesi insieme, a partire dalla loro casa, dal loro orto, dal loro quartiere dove tutto è iniziato.
“Attraverso le attività del nostro centro raggiungiamo ogni anno 15.000 persone e supportiamo 34 centri in tutto il paese. Abbiamo ricevuto più di 350 delegazioni cubane formandole su tecnologie di produzione e conservazione del cibo a basso impatto, promuovendo una cultura dell’alimentazione sana e sostenibile. Il nostro centro è stato meta di visitatori da 86 paesi e la nostra casa editrice ha prodotti 38 libri cartacei e 150 opere in altri formati, sempre utilizzando metodo partecipativi, entrando nella comunità, utilizzando una struttura leggera e insegnando attraverso l’esperienza pratica”, ha spiegato Vilda.
Il presidente dell’Università, Carlo Petrini, ha conosciuto Vilda e Pepe a Cuba tanti anni fa e ha avuto il privilegio di vedere il loro straordinario lavoro al servizio della comunità, e ha così chiuso la cerimonia: “La prima Università di Scienze Gastronomiche al mondo è stata creata a Cuba da Vilda e Pepe, che hanno messo insieme una realtà incredibile, basata sulla parola ‘comunità’. Il loro lavoro è stato rivoluzionario, venuto dal basso, attraverso una metodologia che metteva insieme scienze culinarie, socialità, formazione di una nuova economia e una visione olistica che noi qui cerchiamo di mettere in atto. Mai come ora, questo riconoscimento deve rendere la nostra Università orgogliosa, perché va ad una persona che è un monumento della gastronomia”.
Qui, il video della Laudatio del Presidente dell’Università di Scienze Gastronomiche, Carlo Petrini.
Qui, invece, alcune foto scattate durante la cerimonia.