Così si legge sui muri di Santiago, vera capitale pulsante del Caribe e anima calda di Cuba.
Santiago è la capitale della Cuba musicale e culturale ma sopratutto della Cuba rivoluzionaria. Poco lontano da Santiago, infatti, nella Provincia di Granma, sbarcarono circa sessant’anni fa Fidel Castro e suo fratello Raul, un medico argentino da tutti chiamato el Che e un pugno di uomini. Fra di loro un unico europeo, un italiano, Gino Donè, ex partigiano e poi rivoluzionario. Da Santiago i rivoluzionari risalirono l’isola compiendo un’impresa che sembrava impossibile. Con le loro azioni cambiarono il mondo e, sopratutto per il continente Latinoamericano, nulla sarebbe più stato come prima. Combatterono poi per sconfiggere analfabetismo, povertà e malattie, mandando in soffitta il giogo del passato coloniale.
Cuba ha dovuto confrontarsi e si confronta ancora oggi con un lungo embargo e con le sue conseguenze, non solo economiche, ma anche di isolamento culturale e politico.
Il mondo però sta cambiando, le economie e le politiche dei BRICS prendono corpo e, nonostante le difficoltà, l’ostracismo e il contrasto del mondo occidentale, il commercio mondiale comincia a muoversi sulle loro rotte. Cuba è sempre lì, punto nodale fra Europa e sud America, fra oriente ed occidente, a una manciata di miglia dagli Stati Uniti. A un certo punto della Storia, un presidente degli Stati Uniti pensò che avrebbe potuto cambiare approccio, anche se Cuba sa che… il lupo cambia il pelo ma non il vizio. Un Papa latinoamericano con i calzari di Francesco promosse il disgelo. Un nuovo presidente, adesso, sembra essere intenzionato sì a lasciare un’orma nella Storia, ma di tutt’altro segno…
Cuba vive ora questo momento storico con grande consapevolezza: forza, tradizione, cultura e rivoluzione da un lato; futuro, speranza e apertura all’altro. La Brigada Donè viaggia per capire, per leggere e interpretare questo momento storico, per condividere l’approccio di Cuba, mai disposta a disperdere il grande patrimonio politico, culturale e sociale sviluppato e accumulato dalla Rivoluzione. Giovani Resistenti e rivoluzionari, così come lo era il grande Gino sessanta anni fa, ripercorrono il suo cammino chiamati a un compito certamente meno gravoso, ma comunque affascinante: fare da ponte, acquisire strumenti e conoscenze da riportare e condividere in Italia.
Il percorso di questa edizione del 2019, dal 22 ottobre al 9 novembre, si sviluppa da Santiago all’Avana, con tappe a Baracoa, Guantanamo, Trinidad e Santa Clara. Si percorrerà tutta l’Isola, da est a ovest, oltre 3000 chilometri alla scoperta della perla del Caribe, della sua affascinante Storia, della Rivoluzione e dei mari cristallini. E si concluderà all’Avana per festeggiare il Cinquecentenario della Città, dove organizzeremo incontri ed eventi in nome della fratellanza e dell’incontro tra i nostri popoli.