Le Danze degli Orichas Afrocubani come strumento di conoscenza del Sé

Foto di Guido Dacomo

Ago Ya O Ilé Orichas, Benvenuti nella Casa degli Orichas
di Franca Áimone Chiorat

Ti avverto, chiunque tu sia.
Oh, tu che desideri sondare gli Arcani della Natura,
se non riuscirai a trovare dentro te stesso ciò che cerchi
non potrai trovarlo nemmeno fuori.
Se ignori le meraviglie della tua casa
come pretendi di trovare altre meraviglie?
In te si trova occulto il Tesoro degli Dei.
Oh, uomo conosci te stesso
e conoscerai l'Universo degli Dei “
(Oracolo di Delphi)

Ilé – Yoruba
In lingua Yoruba la parola Ilé indica il concetto di “casa”, “spazio”, “tempio”. “Yoruba” è il nome dato dai colonizzatori europei ad un insieme di gruppi etnico-linguistici dell’Africa Occidentale sparsi fra gli attuali stati di Nigeria, Togo, Benin. Con il fenomeno della tratta degli schiavi, a partire dai secoli XV – XVI, gran parte di questa etnia fu deportata a forza a Cuba, in Brasile e ad Haiti, dove le tradizioni di appartenenza si mescolarono con quelle dei coloni pur mantenendo una loro intrinseca specificità derivante dai culti animisti di origine.
Al centro della cultura orale Yoruba risiede l’idea che la realizzazione dell’uomo avvenga soltanto in equilibrio con le forze esistenti in Natura: in questo modo si sviluppa quell’atteggiamento individuale chiamato Iwa pele (letteralmente: “Vengo per onorare la Terra”). Avere Iwa Pele significa, in altre parole, essere in equilibrio con gli Orichas ed abbracciare il proprio destino personale.
Ancora oggi, l’espressione di questa concezione sacra della Vita nella sua interezza ed estensione viaggia custodita e tramandata nei secoli attraverso l’esperienza diretta del Corpo completamente immerso nell’estasi della Danza e del Canto, veicoli di manifestazione di quell’Universo vivo in noi e fuori di noi. Per l’etnia Yoruba, infatti, così come per tutte le antiche tradizioni sapienziali di tutto il mondo, la “casa” per eccellenza dell’essere umano come individuo di Natura è il suo stesso Corpo. Il Corpo è lo strumento primo dell’uomo, è la sua stessa forma. E’ la forma che ospita, rappresenta e descrive un Progetto di Vita, con la sua originale e singolare evoluzione.
Ilé è la straodinaria fucina alchemica ove ogni Progetto si raffina in un continuo dialogo e riconoscimento dall’Uno al Tutto e dal Tutto all’Uno, nel ciclo delle esperienze verso una sempre
più illuminata comprensione in coscienza.
Il Corpo dell’uomo è dunque la Dimora degli Dei, la Casa degli Orichas. Il Corpo dell’uomo è un Simbolo vivente. Il Corpo dell’uomo è un Tempio Sacro, un Palazzo dalle creazioni uniche e molteplici all’interno del quale, nella stanza centrale più segreta e preziosa, brilla una Stella di Luce, una scintilla di quell’Universo tutto, vivo ed intelligente, in continua espansione e trasmutazione nell’essere umano, ove gli Dei del Cielo (Orichas) incontrano la Terra.
L’Ilé dell’uomo è dunque il Cosmo stesso, la Natura nella quale è costantemente immerso ed in relazione con l’insieme delle sue Leggi che vivono in lui. L’essere umano è dunque un essere completamente spirituale che vive un’esperienza umana. E’ Spirito materializzato.

Orichas
Gli Orichas rappresentano l’insieme delle forze energetiche e vibrazionali (Archetipi) che governano l’Universo (Macrocosmo), ma anche il mondo personale di ognuno di noi (Microcosmo). Le differenti vibrazioni dei Quattro Elementi (Fuoco, Aria, Acqua, Terra) in perenne mutamento ed in costante dialogo fra loro, costituiscono la materia visibile (Corpo/Sale) di cui ogni Individuo di Natura (Minerale, Vegetale, Animale, Umano) è composto. Queste differenti vibrazioni sono gli Orichas, che danzano in Terra esprimendo le diverse caratteristiche energetiche della Natura Cosmica a noi visibile (Mare, fiumi, vento, fulmini ecc.), descrivendo il loro moto nelle diverse fasi espressive e mettendone in luce il riflesso nelle diverse sfumature della Natura Umana (Pacatezza, astuzia, vitalità, severità ecc.). Gli Orichas sono Divinità rappresentate attraverso figure mitologiche; sono espressioni sacre portatrici di “Aché”, lo Spirito Universale che permea tutte le Creature, intermediarie fra l’uomo ed “Olofi”, Dio.
Gli Orichas sono gli Archetipi della psicologia junghiana: sono, cioè, le modalità attraverso le quali l’essere umano struttura la percezione del mondo, come già Joseph Campbell aveva scoperto analizzando i tratti comuni del mito nelle diverse tradizioni ancestrali. Il concetto di Oricha, analogamente a quello di Archetipo, è complesso e multidimensionale, cioè si applica a quello cosmologico a quello individuale: non è stereotipo né tantomeno suggestione o proiezione della coscienza, quanto piuttosto lo schema di energia che “plasma” i diversi aspetti della coscienza.

Eleggua
Per fare un esempio, Eleggua è l’Oricha che controlla l’Energia Vitale, l’Aché. Eleggua dunque è il governatore dell’equilibrio dinamico dell’esistenza. E’ colui che rende manifesto ciò che è potenziale e per questo è detto anche “Guardiano del crocevia”. Eleggua è il Caos nella Creazione, ciò che genera diversità ed emergenza di figure complesse. A livello individuale Eleggua si incontra in ogni momento di espansione della coscienza, ad esempio nei riti di passaggio (della cui assenza soffre molto la nostra civiltà post-industriale); laddove c’è una scelta da compiere, un cammino che si divide, la necessità di un cambiamento o la possibilità che qualcosa venga realizzato, là si incontra Elegguà. Ogni resistenza a rendersi consapevoli di ciò, ad essere, cioè, arbitri del proprio destino, viene inevitabilmente messa in crisi dall’azione di Eleggua, che può allora diventare il giullare, il divino imbroglione che tutto trasforma nel suo contrario. Inizia quello che il già citato Joseph Campbell chiama “Il viaggio dell’Eroe”, che terminerà con la nascita di un uomo rinnovato nella consapevolezza del Sé.

L’arte della danza in linguaggio spagyrico-alkemico
L’Arte del Danzare è l’espressione manifesta dello Spirito universale sulla Terra (Mercurio) attraverso il nostro Corpo/Tempio (Sale), per mediazione dei moti dell’Anima (Zolfo), personale Scintilla Divina in ciascuno di noi. I Tre Princìpi Filosofici risultano essere a loro volta l’Origine dei Quattro Elementi (Fuoco, Aria, Acqua, Terra) di cui tutto l’Universo è composto, senza tralasciare la Quintessenza che racchiude ogni cosa.

La danza degli Orichas
La Danza degli Orichas si rivela dunque essere La Danza degli Universi Interiori. Attraverso il Corpo, l’Ilé, il Tempio Sacro, l’uomo sperimenta il senso del Trascendente e dell’Arte come Rituale, “comprende” lo stretto legame che intercorre fra l’essere umano (Microcosmo) e l’Universo di cui è parte (Macrocosmo), attraverso il movimento, il suono, la voce e l’utilizzo delle sue stesse e sofisticate funzioni sensoriali. Il Corpo è lo srumento intelligente, il ricetrasmettitore, il catalizzatore, il veicolo di osservazione, ricerca e sperimentazione atto a percepire in Coscienza la connessione analogica fra il Moto che regola le Leggi Universali ed il proprio Universo interiore. Favorire un incontro empatico con gli Orichas promuove dunque un viaggio di esplorazione del
proprio universo interiore. Questo incontro è quindi un incontro con se stessi per scoprirsi parte di un Tutto, per andare incontro anche alle nostre parti d’ombra per illuminarle ed integrarle, per cogliere l’analogia fra le componenti Maschili-Femminili dell’individuo e le forze di Espansione-Contrazione della Natura. Approfondire queste relazioni porta con sé il rispetto di tutto ciò che appartiene al piano dell’esistenza: più che mai in questi tempi dovremmo rammentarci che il Mondo è in realtà accogliente per ogni forma di vita e il benessere individuale è legato al benessere della collettività e al pieno riconoscimento e ringraziamento di tutto ciò che esiste…
L’esperienza del corpo immerso nella sua totalità attraverso la Danza riconduce infatti proprio a una dimensione originaria, a una riconciliazione e riunificazione fra ciò che vi è “dentro e
fuori”, “Sopra e Sotto”.
Finalmente “Oltre Confine”, annullate le barriere di Spazio/Tempo, SIAMO. Siamo finalmente un tutt’UNO, nell’ Eterno e nell’Istante, nell’Infinito e nell’Infinitesimale, che ogni cosa ci può rivelare. Ci apriamo al Mistero ed inchinandoci ci innalziamo.

La proposta pedagocica
Il Sistema Sapienziale Divinatorio su cui si basa l’intera cultura Yoruba, è considerato patrimonio dell’Umanità, incluso dall’Unesco nel “Masterpieces of the oral and intangible Heritage of Humanity”. Questa sorta di “Spiritualità ecologista” ante-litteram non è solo oggetto di indagine antropologica, ma, soprattutto, rivela la sua attualità come strumento di esplorazione del Sé, di espansione della coscienza e per un’ecologia della mente. E’ dunque da questo retroterra culturale che nasce e si articola la mia proposta pedagogica, rivolta oggi non solo a tutte le persone “di buona volontà”, ma soprattutto a coloro che, in qualità di Operatori e Counselor Olistici, si preparano ad offrire il loro servizio a un pubblico in cerca di centratura, riequilibrio e benessere psicofisico, desiderio di ampliare il proprio vissuto, una miglior conoscenza di Sé.
Raggiunta una piena maturità artistica e pedagogica, ormai giunta alla soglia dei trent’anni di attività e di esperienze sia di scena che di conduzione didattica, è mio desiderio rivolgere la mia competenza a Enti e Organismi che possano comprendere, riconoscere e scegliere gli obiettivi e le priorità alla base del mio operato. Intendo esprimere ed agire in modo sempre più completo, profondo ed esaustivo attraverso una didattica volta alla divulgazione di messaggi di ricerca interiore a scopo evolutivo e di realizzazione dell’individuo. Si tratta di una Ricerca che riporta il Corpo al luogo d’eccellenza che gli compete e spetta affinché, attraverso la Danza intesa come movimento degli Archetipi, i futuri Counselors ed Operatori Olistici possano prepararsi ad accogliere accogliendo prima di tutto se stessi, riscoprendo in sé non solo la ricchezza delle possibilità prettamente fisiche del nostro meraviglioso strumento terrestre, ma a fare in modo che di esso si arrivi a percepire e sperimentarne in coscienza il vero linguaggio, la parte più sottile, animata dagli Dei dell’Universo, la Scintilla Spirituale che rende il nostro Corpo davvero un Tempio Sacro.
Il mio intento e sentimento non nascono però esclusivamente da una personale maturità acquisita, bensì dalla constatazione dei risultati ai quali La Danza degli Orichas conduce, o degli stimoli che può dare alle persone che sinceramente e con dedizione e passione vi si dedicano. Nel corso della mia carriera di Insegnamento della Danza, sono stata spesso interpellata dai miei stessi allievi per intraprendere percorsi di ricerca personale che spaziano molto oltre il territorio della tecnica o dell’esercizio di stile. Mi sono accorta proprio attraverso l’esperienza sul campo che, mentre trasformavo me stessa attraverso la continua ricerca condotta a Cuba, ripetutamente riuscivo a trasmettere quello stesso impulso a guardare dentro se stessi, a sentire ciò che la nostra mente spesso ci rende confuso e nascosto.

Riflessioni
Mito, Leggende, Spiritualità, Filosofia… La Danza delle Divinità Yoruba mi ha messa in contatto con l’Universo dei Simboli, vale a dire con quel linguaggio che comunica direttamente con la parte più profonda del nostro Essere senza mediazioni, al di là di Tempo e Spazio, al di là della ragione, facendomi comprendere che il Simbolo viaggia senza confini di sorta, libero, al di là della morale, dei preconcetti e dei limiti. Tante sono le Vie, le tradizioni, i linguaggi per incontrare se stessi, tutti convibranti nell’Armonia dell’UNO. Io ho incontrato questa Via e mi adopero, attraverso la costante ricerca e pratica, a fare in modo che le persone, attraverso il Corpo e la Voce, possano incontrare se stesse intimamente alla Luce della loro Verità più celata, fuori dal nostro Giudice più severo. A proposito delle molteplici Vie, è stato per me un passaggio straordinario ed illuminante affacciarmi alla tradizione Spagyrico-Alkemica propria del nostro mondo Occidentale, che mi ha permesso di tornare così alle mie radici e di gettare un meraviglioso ponte fra i Continenti, integrando contenuti e linguaggi.

La voce e il canto
A proposito del Canto, anche nella tradizione Yoruba esso ha la valenza di trasmettere gli Insegnamenti attraverso Leggende e Miti legati alle forze dinamiche dell’Universo. Il Canto è Preghiera e Invocazione. I Suoni sono i Mantram stessi della Forza Creatrice che si esprime nel mondo attraverso Raggi Energetici differenti, gli Orichas, ai quali corrispondono colori, numeri, piante e fiori, animali, totem differenti, così come diversi sono i loro caratteri, le loro proprietà e le loro funzioni. Per gli Yoruba, come per tutti gli antichi popoli, l’Universo fu creato attraverso il suono, per questo la Parola, e quindi il Canto, sono custodi di una grande forza creatrice e di grandi Insegnamenti.
Vorrei riuscire a riportare attenzione su questo valore, a fare in modo che, attraverso il silenzio e l’ascolto, ciascuno possa contattare il suono della propria voce, utilizzando il corpo come un vero strumento, quale è, riuscendo a sentire le differenti vibrazioni dei diversi Suoni-Mantra.

La Danza e il Canto appartengono al nostro Corpo e sono una forma di espressione e nutrimento spirituale del quale è fondamentale non privarsi. Sono una Luce che apre un varco nelle nostre Coscienze illuminando il Cuore del nostro Sole Centrale, mostrandoci sempre Nuovi e più vasti Orizzonti. f.a.c.