Volentieri riproponiamo un articolo pubblicato su Granma che avvalora e rafforza quanto avevamo spiegato nell’articolo che avevamo pubblicato il 27 novembre 2019: Dove l’ecologia e l’agricoltura biologica non sono una moda ma un atto di resistenza.
Il Ministro degli Esteri cubano, Bruno Rodríguez, sollecita l’azione contro il cambio climatico, una minaccia per la sopravvivenza i cui effetti sono già irreversibili: «L’ultimo decennio è stato il più caldo registrato fino a oggi, e il 2019 si è confermato come il secondo anno più caldo da quando si ha traccia», ha scritto sui suoi account social.
L’Organizzazione Meteorologica Mondiale ha osservato che le ondate di calore negli ultimi anni sono state le più letali, hanno danneggiato tutti i continenti e fatto registrare picchi record di temperature a livello nazionale. Gli incendi di grandi proporzioni e altri eventi devastatori come i cicloni tropicali, le inondazioni e la siccità, hanno colpito lo sviluppo socio-economico e l’ambiente.
La relazione Uniti nella Scienza pubblicata nella pagina web dell’ONU, spiega che nell’estate del 2019 ci son stati incendi senza precedenti nell’Artico che, nel solo mese di giugno, hanno emesso 50 milioni di tonnellate di carbonio nell’atmosfera, ovvero più della somma di tutti gli incendi in questa regione dal 2010 al 2018. Inoltre, ci sono stati molti incendi nella selva tropicale dell’Amazzonia, soprattutto in agosto.
Cuba svolge un lavoro molto impegnativo per progettare politiche di mitigazione degli effetti del cambio climatico. Tarea Vida, il Piano dello Stato che prevede un gruppo d’azioni indirizzate ad arrestare i danni nelle zone più vulnerabili, è l’esempio più tangibile di politiche.
Le principali azioni di Tarea Vida
– Identificare le zone, le aree e i luoghi dov’è più urgente agire per orientare immediatamente gli sforzi e le risorse;
– Dare priorità al recupero delle spiagge e delle coste e alle misure per mitigare la siccità;
– Impedire la costruzione di nuove case negli insediamenti costieri minacciati per evitare danni o addirittura la scomparsa a causa di inondazioni temporanee o permanenti;
– Ridurre la densità demografica nelle zone basse delle coste sotto minaccia di inondazioni;
– Ridurre le aree di coltivazione vicine alle coste o danneggiate dall’intrusione salina;
– Differenziare le coltivazioni, migliorare le condizioni del suolo e introdurre e sviluppare varietà resistenti al nuovo scenario delle temperature.
GM per Granma Internacional, 22 gennaio 2020
Articolo originale: Il Cancelliere di Cuba considera il cambio climatico una minaccia per la sopravvivenza.