La brigata che ha lavorato per tre mesi ininterrotti nell’ospedale da campo realizzato nella grande ex Officina Grandi Riparazioni (OGR) di Torino e attivato per l’emergenza di COVID-19, è tornata a Cuba questo lunedì 20 luglio.
All’arrivo in patria, i medici hanno ricevuto il benvenuto del presidente Miguel Díaz-Canel che, nelle sue parole, ha rilevato che la data è oltremodo speciale per il popolo di Cuba perché registra l’assenza di nuovi casi positivi, il che dimostra che il lavoro svolto dà i suoi frutti.
Il presidente ha sottolineato che la brigata di Torino ha ottenuto magnifici risultati nella battaglia contro il COVID-19 e ha rinnovato la gratitudine per il lavoro svolto assicurando che, al termine del periodo di quarantena stabilito, organizzerà un incontro in cui sarà possibile ascoltare la loro esperienza.
Durante il periodo di tre mesi a Torino, i medici cubani hanno assistito 177 pazienti nella zona rossa, hanno svolto 5.210 visite, eseguito 81.019 procedure infermieristiche e salvato 21 vite.
Dei 38 componenti la brigada, 20 sono medici e 18 sono laureati infernieri. Il 50% ha tra i 25 e i 45 anni e tutti hanno più di 10 anni di esperienza lavorativa. L’84,2% dei collaboratori ha già completato una missione internazionalista.
Il riconoscimento per il lavoro dei cubani
I membri della brigata medica cubana che hanno prestato la loro opera in forma solidale e gratuita in Piemonte, la seconda regione più colpita in Italia, tornano a casa con l’affetto e il riconoscimento dei loro pazienti, del personale sanitario con cui hanno condiviso l’impegno e le autorità con tutti i cittadini italiani.
Il Consiglio Regionale del Piemonte ha assegnato una medaglia al merito civile ai 38 medici e infermieri della Brigata Henry Reeve per i loro servizi prestati nei più di cento giorni, riporta l’Ambasciata cubana in Italia.
“Avete trasformato l’OGR in un solido punto di riferimento per i pazienti COVID19, dimostrando eccezionale dedizione e grande solidarietà. Sono orgoglioso di voi”, ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale, Stefano Allasia, durante la consegna del riconoscimento, il 13 luglio.
Anche le autorità locali della Città di Torino hanno espresso la loro gratitudine e lode ai medici cubani. Durante una cerimonia ufficiale, il Consiglio Comunale ha concesso al dottor Julio Guerra Izquierdo, capo della Brigata medica, a nome di tutti i suoi colleghi, la cittadinanza onoraria.
“Vi abbiamo ricevuti con un applauso il 13 aprile, e con un applauso colmo di apprezzamento e riconoscenza vi salutiamo oggi, 3 mesi dopo. La vostra professionalità, generosità, umanità sono state fondamentali per la nostra comunità. Non vi dimenticheremo, Torino sarà sempre la vostra casa”, ha affermato la sindaca Chiara Appendino.
La Brigata che merita il Nobel
Ad oggi, sono uscite in missione 42 brigate Henry Reeve, 39 delle quali ancora attive con un totale di 3284 collaboratori della salute impegnati. Di questi, 1637 stanno assistendo casi positivi: 1338 nella zona rossa, e 85 nei centri di isolamento. Il totale di pazienti assistiti è stato finora di 218.715, con 7.229 salvati e 912 deceduti. Le brigate hanno avuto come destinazione 35 paesi diversi, attualmente sono ancora presenti in 33 nazioni.
Granma, 20 luglio 2020
Foto: Ismael Batista
Articolo originale: En Cuba, Brigada Henry Reeve que laboró en Piamonte, Italia