Corona virus, la lezione di Cuba e Vietnam a cura di Abel Tobias Suarez e Sandra Scagliotti, introduzione di Mauro Salizzoni e con un contributo dell'Ambasciatrice della R.S. Viet Nam in Italia Nguyen Thi Bich Hue. Coordinamento editoriale del Centro Studi Italia Cuba e del Centro Studi Vietnamiti, Epics Edizioni, 122 pagine, ISBN: 978-88-94802-18-4 Per informazioni e ordinazioni, scrivere a centrostudi.italiacuba@gmail.com
La pandemia di covid-19 ha messo alla prova il mondo e l’umanità intera. Sono state dette tante cose sulla natura del virus e sulle risposte date dalla scienza e dai governi per arginare i suoi effetti devastanti, e il dibattito sul livello di adeguatezza e preparazione dei Paesi alla gestione della crisi e sulla capacità di reazione delle istituzioni ha talora raggiunto toni anche molto accesi, fino a toccare e mettere in discussione i principi e i criteri alla base dell’organizzazione sociale.
Qui, a Torino, possiamo dire di esserci ritrovati a un certo punto nel classico occhio del ciclone, travolti dalla veemenza del virus e dalla velocità della sua propagazione, prostrati dalla fatica, ma forse più ancora dallo sgomento per un collasso generalizzato che appariva imminente.
L’arrivo della Brigada Henry Reeve ha funzionato come un rassicurante riparo nell’attesa che la tempesta perdesse intensità. La solidarietà dei medici e degli infermieri cubani, la loro preparazione e competenza, ma soprattutto il loro approccio nella gestione della malattia e degli ammalati, sono stati di grande sollievo per i colleghi italiani e per tutta la comunità. Per chi ha saputo e voluto capirlo, sono stati anche un grande insegnamento per un sistema sociale viziato dalla sua seppur sottile e impalpabile presunzione di non aver più bisogno di nulla.
Nell’avversità, come Centro Studi Italia Cuba abbiamo avuto la fortuna, attraverso il nostro lavoro volontario, di entrare in contatto e di conoscere i componenti della Brigada e, con essi, la natura e la portata del messaggio di cui sono latori. Inoltre, in virtù di un rapporto di amicizia che intratteniamo da tempo immemore con il Consolato del Viet Nam a Torino, non è stato difficile per noi accostare e mettere in relazione le esperienze di Cuba e del Viet Nam, anche in questo particolare frangente.
In misura diversa, ma come tutti, Cuba e Viet Nam sono stati toccati entrambe dalla pandemia. Registrando il plauso dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per le capacità dimostrate nella gestione della crisi, entrambe i Paesi hanno dato prova di grande capacità nel fronteggiarla e, contemporaneamente, di forte solidarietà internazionale.
“Pur con un alto livello di integrazione e scambio internazionale in virtù della sua economia aperta – dice l’Ambasciatrice della Repubblica Socialista del Viet Nam in Italia S.E. Nguyen Thi Bich Hue – il governo del Viet Nam ha assunto fin dall’inizio della pandemia la piena consapevolezza dell’alto rischio di contagio”.
Mentre nel mondo i numeri della pandemia continuano a destare preoccupazione, nell’ultimo periodo in Viet Nam si registra l’azzeramento dei decessi e solo qualche sporadico caso di contagio “di ritorno” dovuto al rientro con i voli di rimpatrio dei cittadini bloccati all’estero a causa dell’emergenza, peraltro tenuti sotto stretta osservazione.
L’idea di questo libro nasce in modo molto spontaneo, come una naturale opportunità che deriva proprio da questa nostra fortunata duplice amicizia con Cuba e con il Viet Nam e, perchè no, per la curiosità culturale di accostare le esperienze di due Paesi che, di fronte a una sfida mondiale, sembrano averla efficacemente affrontata con metodi e risultati che si distinguono e smarcano da quelli di molti altri Paesi che si ritenevano meno sensibili alle “perturbazioni”.
Molto al di là della tentazione di pontificare o di stabilire facili teoremi, ci piacerebbe semmai presentare le pratiche sociali e giuridiche, le misure di contenimento e le disposizioni medico-sanitarie adottate a livello nazionale nei due Paesi.
Sulla base di informazioni raccolte da fonti ufficiali e risorse accademiche, la nostra massima ambizione è dunque, semplicemente, mostrare percorsi differenti e offrire spunti di riflessione affinché, con la massima serenità di giudizio, si possa imparare ad ascoltare e osservare. E dove sia utile, ad assimilare esperienze diverse.
Abel Tobías Suarez Olivares. Dottore in Medicina, Specialista di Medicina Generale Integrale, Medicina Interna e Organizzazione e Amministrazione Sanitaria, Master in Malattie Infettive. Ha partecipato alle missioni internazionaliste in Guatemala dal 2004 al 2005, Mozambico dal 2011 al 2015, Italia da aprile a luglio del 2020 e dal dicembre 2020 è in Messico, in queste ultime due come membro del Contingente Henry Reeve. Ha svolto compiti direttivi come responsabile sanitario a diversi livelli del sistema della salute, dentro e fuori Cuba. È vicedirettore di Assistenza Medica presso il Policlinico Eduardo Mesa Llull nella provincia di Santiago di Cuba, vicedirettore di Assistenza Materna e Infantile e capo del Servizio dell’Emergenza Medica presso l’Ospedale Generale dove è anche Professore Assistente dell’Università. Sandra Scagliotti. Sin dagli anni Novanta ha insegnato “Storia del Vietnam moderno e contemporaneo” presso l’Ateneo torinese. È autrice di vari saggi dedicati alla storia e alla cultura vietnamita, fra cui i volumi: Il banco di sabbia dorata. Il Viet Nam e gli arcipelaghi del Mare orientale (Epics, Torino 2017); Il drago e la fata. Politiche e poetiche nel Viet Nam moderno e contemporaneo (Stampatori universitaria, Torino 2013), Il corvo e il Pavone. Racconti fantastici dal Vietnam e Il Granchio di sabbia e la pietra colpevole, (Anteo 2019, 2020). Dopo lunga militanza nell’Associazione Nazionale Italia Vietnam è stata co-fondatrice del Centro di Studi Vietnamiti e della Biblioteca “Enrica Collotti Pischel”. Insignita della Medaglia dell’Ordine dell’Amicizia, conferitale dal Governo vietnamita, è oggi Console della Repubblica Socialista del Vietnam.
Il booktrailer: