“E tu, cosa aspetti a manifestare, figliola?”, rimproverano durante il programma su YouTube a una giovane attrice cubana giunta da poco a Miami, chiamata per parlare d’arte, di amori e delle sue intrepretazioni e che ancora non si è pronunciata sul tema dei temi, quello ineludibile, quello che la porterà sugli altari o nella polvere.
“Beh, io veramente difendo certi valori”, risponde l’attrice a una spettatrice che la incalza, sperduta chissà dove nella rete, e io penso che sarebbe già molto bello ragionare tra esseri umani perché…
La “influencer” che conduce il programma la guarda di sottecchi, e altri invitati più anziani, con grande esperienza nell’arte della chiacchiera pretestuosa, sorridono e alzano la testa verso immaginari pipistrelli appesi al soffitto, mentre la ragazza, incerta di fronte a messaggi contraddittori e contrastanti e che cominciano ad arrivare come cannonate nella notte dello sbarco, intreccia le dita e le stringe, come se dall’azione dipendesse l’apertura di una porta verso la fuga.
Manifestare contro «la dittatura», prendere la spada e affondarla fino all’impugnatura è la moneta di scambio per aprirsi la strada negli ambigui circoli culturali di Miami. Lì, la lista delle prepotenze e dei cedimenti è lunga e penosa: non poche volte, metodi e pressioni sembrano uscire da un manuale dell’odio concepito da Mussolini, quando la ragione era di chi se la prendeva gridando più forte, con la menzogna e la sopraffazione.
La ragazza di questa storia vera non è stata esplicita, e nei prossimi giorni sarà colpita dalle polemiche e dalle illazioni più insultanti, offensive e allarmanti dai cosiddetti “youtubers” e da tutte le altre comparse, fino a quando finalmente lei mostrerà d’aver compreso le regole del gioco, e allora le sarà concesso di entrare nell’anello.
Altri vi arrivano invece senza nemmeno aprire i bagagli, senza bisogno di pressione alcuna, al punto che i loro stessi agenti si meravigliano per il repentino cambio d’immagine, indossata dalla sera alla mattina con un abile striptease fatto di rinneghi spettacolari. Pur di stare nella bambagia e garantirsi la paghetta, non esiterebbero a mangiarsi la mela con tutto il verme.
Rolando Pérez Betancourt e GM per Granma Internacional, 3 novembre 2021
Articolo originale: La lombriz en la manzana, Granma