di Omar Valiño, 27 luglio 2022
traduzione a cura di Centro Studi Italia Cuba
Domani si alzerà il sipario a Caracas per il primo Festival Internazionale di Teatro Progressivo Venezuela-2022. L’ampio programma, di 18 allestimenti teatrali internazionali, da 15 Paesi dell’ Africa, America ed Europa, e più 50 nazionali, verrà replicato in otto stati del Paese, fino al 7 agosto.
Nella conferenza stampa tenutasi ieri, il Ministro della Cultura della Repubblica Bolivariana, Ernesto Villegas, ha evidenziato come fosse emozionante l’iniziativa in un momento come questo, dopo quanto vissuto durante la pandemia e malgrado l’attacco imperialista al Venezuela. Con questo entusiasmo, il Ministero approfitterà dell’evento per riproporre le politiche pubbliche in materia di arti sceniche.
Ha argomentato sulla definizione progressista del festival: si tratta di opporsi a qualsiasi teatro commerciale classista, misogino e razzista. Ciò per favorire, in netto contrasto, la difesa dell’essere umano.
Da Cuba parteciperanno gli spettacoli “Balada del Pobre BB “, un viaggio attraverso l’intelligenza e l’enorme opera creativa di Bertolt Brecht, una produzione che ha avuto un grande impatto negli ultimi anni nel nostro Paese, la cui direzione e ruolo di primo piano è stato affidato ad Alexis Díaz de Villegas, recentemente scomparso nel fiore della sua creatività. La sua compagnia “Impulso Teatro, è qui con l’aggiunta di “Balada …,” di Carlos Pérez Peña, vincitore di un premio naziona
e di teatro e personaggio fisso nel cast del gruppo.
Inoltre verrà presentato “Una ragazza con le ali “, spettacolo basato sulla poesia di Dora Alonso, a cura del “Teatro de Las Estaciones”, con la sua dimostrazione di fantasia e idee, grazie alla guida di Rubén Darío Salazar e Zenén Calero, vincitori di premi nazionali di Teatro.
E ancora l’attore e cantastorie Ury Rodríguez, del Teatro La Barca, di Guantánamo, presenterà la sua personale “L’tam qui pasé” , una particolare esibizione interattiva tra storie e rappresentazione basata, questa volta, sulla linfa caraibica.
Vivian Martínez Tabares, della Casa de las Américas, terrà un seminario sul panorama artistico latinoamericano. E chi firma questo articolo, un workshop sulla critica teatrale.
Non credo sia un caso che oggi, alla vigilia dell’apertura dell’incontro, si celebri il 68° compleanno di Hugo Chávez. La colossale ma vincente lotta globale da lui intrapresa ha promosso la cultura come spina dorsale del processo sociale e politico bolivariano. Questo evento si inserisce nella stessa linea, seguendo le parole del cantante Alí Primera: «Che l’umanità sia umana». Da qui questo festival del teatro per la vita.
Articolo originale: Teatro por la vida, Granma