Il 24 settembre scorso, nella cornice del Polo del ‘900, a Torino, si è svolta la conferenza dal titolo “Tecnopoli contadine, tentativi di dialogo tra società, ambiente e tecnologia”, organizzata da ANPPIA, Centro Studi Italia Cuba e AICEC.
Il tema della conferenza ha affrontato la crescita del legame tra agricoltura e tecnologia che si è affacciata sulla scena negli ultimi anni, specialmente per quanto riguarda l’agricoltura di precisione e la digitalizzazione dei processi agricoli, e a partire dall’esperienza cubana ha provato a sondare la necessità di un allargamento della comunità scientifica nei processi di concezione della tecnologia. In effetti, una pratica di raccolta di informazioni per assumere decisioni equilibrate che tengano conto di tutte le prospettive sembrerebbe oltremodo utile: è possibile un’agricoltura sostenibile, attenta ai cambiamenti climatici, al servizio di piccole comunità autosufficienti, in cui alle monocolture si sostituisca un sistema di policolture? E questa non è già la cosiddetta permacultura alla quale Cuba già da molto tempo è molto sensibile?
Ospiti e relatori d’eccezione sono stati: Leonides Morales Solar, informatico della Empresa de Proyectos e Ingenieria del Ministero dell’Agricoltura della Repubblica di Cuba; Robeldi Nicot Terrero, presidente del gruppo agroforestale della Repubblica di Cuba; Oscar Luis Hung Penton, Presidente A.N.E.C. (Associazione Nazionale Economisti e Commercialisti della Repubblica di Cuba); e Alvise Mattozzi, docente del Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente del Politecnico di Torino. Moderatore è stato Roberto Schellino, perito agrario e contadino di montagna dell’Associazione Rurale Italiana.
I tre relatori cubani hanno compiuto un rapido escursus dell’evoluzione delle politiche agricole della Repubblica di Cuba ricordando come, al momento del Trionfo della Rivoluzione, l’agricoltura cubana fosse sostanzialmente una monocoltura, completamente dedicata alla canna da zucchero, e la quasi totalità della terra coltivabile fosse di proprietà delle grandi multinazionali, per cui il primo provvedimento che il Governo Rivoluzionario adottò per questo settore fu la Riforma Agraria, che rispose al bisogno più urgente di riconsegnare la terra ai cubani che la coltivavano. Oggi il 90% della terra coltivabile è in mano ai contadini e, da allora, fu intrapreso un cammino di sviluppo in cui il Ministero e le Accademie hanno sempre perseguito l’ottimale utilizzo delle risorse naturali e la protezione dell’ambiente.
Su questi presupposti fondamentali poggiano le basi le politiche agricole del Paese che, nonostante difficoltà, le carenze e le sofferenze inflitte dal blocco economico ad opera degli Stati Uniti, vanta una sostanziale autonomia alimentare e, soprattutto, un modello di gestione che suscita l’interesse di gran parte del mondo sviluppato, motivo per il quale la delegazione cubana è stata invitata a Terra Madre.
Un punto di forza della piccola Isola a fronte delle sfide imposte dai difficili tempi, è la perseveranza nel mantenere la coesione, l’unità e un approccio integrato tra tutte le discipline e le specializzazioni, principi imprescindibili a cui Cuba riesce a tener fede anche e soprattutto grazie ai popoli che le sono vicini e alle tante persone buone nel mondo che in vari modi esprimono la loro solidarietà con il Paese caraibico. E’ grazie a questa unità e anche alla solidarietà internazionalista che Cuba ha potuto superare le difficoltà della pandemia e addirittura sviluppare in autonomia tre vaccini. Gli stessi principi usati nel campo della medicina – e che il mondo ha avuto modo di conoscere negli ultimi due anni – valgono anche nel campo dell’agricoltura.
L’incontro, introdotto da Boris Bellone (segretario ANPPIA Torino) e Piero Guarini (Centro Studi Italia Cuba) è stato presieduto da Bruno Segre, presidente ANPPIA-Torino, che ha salutato con grande affetto e trasporto gli ospiti cubani suscitandone l’ammirazione e la riconoscenza.
Hanno aderito all’iniziativa: MAIS, Movimento per l’Autosviluppo, l’Interscambio e la Solidarietà; Collettivo CubaVa; Torino con il Latinoamerica Antimperialista; Circolo di Rivoli dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba; Panafricando; Associazione Nazionale Italia-Vietnam; Associazione Piemonte-Grecia Santorre di Santarosa; AICVAS, Associazione Italiana Combattenti Volontari Antifascisti di Spagna.
Qui la registrazione video integrale dell’evento: